BIM nella progettazione 2025: obblighi normativi, vantaggi competitivi e scelta dei software

BIM nella progettazione 2025: obblighi normativi, vantaggi competitivi e scelta dei software

Last Updated: 24 Agosto 2025By Tags: , ,

Il 2025 ha segnato una svolta definitiva per il Building Information Modeling (BIM) nel panorama italiano della progettazione. Con l’entrata in vigore dell’obbligo normativo per gli appalti pubblici superiori ai 2 milioni di euro, professionisti e aziende del settore stanno affrontando una trasformazione che sta ridefinendo completamente i processi progettuali.

Il quadro normativo attuale: primi otto mesi di applicazione

Dal 1° gennaio 2025, l’uso del BIM è diventato obbligatorio per tutti gli appalti pubblici con valore superiore a due milioni di euro, modificando la soglia inizialmente prevista di un milione grazie al Decreto Correttivo del Codice Appalti. Nei primi otto mesi di applicazione, il mercato sta mostrando i primi segnali di adeguamento.

L’articolo 43, comma 1 del Codice Appalti riguarda la progettazione e realizzazione di nuove opere e interventi su costruzioni esistenti. Le disposizioni transitorie dell’art. 225-bis hanno stabilito che per progetti già validati ma con gare bandite dopo il 1° gennaio 2025, il BIM è comunque obbligatorio per importi superiori ai 2 milioni.

La normativa prevede esclusioni per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, salvo opere precedentemente eseguite con metodi BIM. Per i beni culturali, la soglia rimane stabilita a 5,5 milioni di euro.

I vantaggi operativi del BIM: dati da progetti realizzati

L’implementazione del BIM sta dimostrando benefici quantificabili nei progetti in corso: abbattimento dei costi totali tra il 5 e il 20%, riduzione dei tempi di realizzazione fino al -27% e riduzione delle modifiche costruttive non programmate del 40%.

Il BIM sta facilitando la collaborazione tra team multidisciplinari attraverso modelli condivisi. Le statistiche internazionali confermano che il 57% dei progettisti negli Stati Uniti dichiara una riduzione di errori e omissioni, mentre il 69% delle organizzazioni europee rileva un miglioramento nella comprensione dell’intento progettuale.

I computi metrici basati su modelli BIM 3D stanno fornendo risultati più accurati rispetto ai disegni 2D tradizionali, consentendo una significativa riduzione dello spreco di materiali e delle emissioni di carbonio nei cantieri attivi.

I software BIM leader del mercato nel 2025

BIM nella progettazione 2025: obblighi normativi, vantaggi competitivi e scelta dei software

Autodesk Revit: consolidato come standard di settore

Autodesk Revit si è confermato il software BIM di riferimento nel 2025, con modellazione parametrica multidisciplinare, collaborazione cloud attraverso Autodesk Construction Cloud, vasta libreria di componenti personalizzabili e integrazione con Dynamo per automazione avanzata.

ArchiCAD: mantenendo l’eccellenza architettonica

ArchiCAD continua a distinguersi per i workflow orientati al design architettonico, con supporto nativo per standard IFC (Open BIM), interfaccia intuitiva progettata per architetti, sistema BIMcloud integrato e integrazione con Rhino/Grasshopper per design parametrico.

Tekla Structures: la precisione strutturale riconosciuta

Tekla Structures sta confermando la sua leadership nei dettagli strutturali con connections avanzate, modeling multi-materiale (acciaio, calcestruzzo, legno), integrazione con sistemi CNC per produzione automatizzata e accuratezza superiore per progetti strutturali complessi.

Costi di implementazione e ROI: scenario attuale

L’adozione del BIM nel 2025 comporta investimenti in software (2.000-8.000 euro annui per postazione), hardware (workstation 5.000-15.000 euro), formazione (1.500-3.000 euro per professionista) e consulenza (10.000-50.000 euro per studi medi).

Il ritorno sull’investimento si sta rivelando significativo: il 62% delle aziende americane e il 74% di quelle europee che hanno implementato il BIM stanno registrando un ROI superiore alle aspettative.

Formazione e competenze: la situazione a metà 2025

Livello base (40-60 ore): Principi BIM, interfaccia software, modellazione elementare Livello intermedio (80-120 ore): Modellazione parametrica avanzata, coordinamento multidisciplinare, standard aziendali

Livello avanzato (150+ ore): Automazione, clash detection, BIM management, standard ISO 19650

Opportunità professionali e nuove strategie

L’obbligo BIM ha generato nuove figure specializzate: BIM Manager per la gestione strategica aziendale, BIM Coordinator per il coordinamento operativo e BIM Specialist per l’expertise tecnica. Il mercato della consulenza sta registrando una crescita sostenuta con tariffe tra 600-1.500 euro/giorno.

Piano di implementazione: lezioni apprese nei primi mesi

  1. Valutazione stato attuale: audit competenze e risorse esistenti
  2. Investimenti prioritari: la formazione si sta rivelando più critica di hardware e software
  3. Progetti pilota: i test su commesse piccole hanno dimostrato efficacia
  4. Standardizzazione: definizione template e workflow aziendali è essenziale

L’integrazione con AR/VR e intelligenza artificiale sta accelerando, con visualizzazione immersiva e automazione sempre più diffuse. L’obiettivo della creazione di digital twin per il monitoraggio dell’intero ciclo di vita dell’opera sta diventando realtà in molti progetti.

Conclusioni: il BIM come realtà consolidata

Dopo otto mesi di obbligatorietà, l’utilizzo del BIM si sta confermando come un potente fattore competitivo per studi tecnici e professionisti. Il 2025 sta dimostrando di essere effettivamente il punto di svolta per la digitalizzazione del settore edilizio italiano, con chi ha investito tempestivamente in formazione, tecnologie e processi che già sta registrando vantaggi competitivi significativi.

L’obbligo normativo sta catalizzando una modernizzazione che sta portando benefici tangibili in termini di efficienza, qualità e sostenibilità. I professionisti che hanno anticipato questa transizione stanno raccogliendo i primi frutti, mentre chi è ancora in fase di adeguamento deve accelerare per non perdere opportunità di mercato.


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